Qui di seguito la testimonianza di un papà dell'associazione e la mia, per raccontare attraverso le nostre storie personali, lo stato di emergenza in cui vivono tante famiglie. Un piccolo tassello, ma importante.
E per chiudere con una nota di speranza, condivido un messaggio che mi ha fatto tanto piacere ricevere:
“Ciao Loretta mi chiamo Roberta anche io ho un figlio con doppia diagnosi… tutto è successo nel 2020 per caso in quei momenti di estrema disperazione mi capitò di leggere anche la tua storia in un articolo sul giornale, ero disperata perché vivevo in dolore estremo: abbandonati non c'è nessun servizio che ti possa aiutare veramente… l'unico punto fermo era la famiglia, una squadra! Senza abbassare mai la guardia abbiamo passato momenti molto difficili ma l'unica soluzione è restare uniti: oggi mio figlio ha deciso di sua spontanea volontà di disintossicarsi e sta facendo un percorso di due anni per vivere la sua vita .Lo so i problemi non mancheranno mai ... Ti abbraccio se vuoi io ci sono!”.