I Disturbi di Personalità rappresentano quadri clinici molto frequenti e costituiscono una priorità nel panorama della psichiatria internazionale. Tra questi, il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è certamente quello più studiato e trattato, a causa anche degli elevati costi sociali, dovuti principalmente all’elevata frequenza di gesti autolesivi e di comportamenti impulsivi (abuso di alcool e sostanze, condotte alimentari disregolate, dipendenze da farmaci, comportamenti pericolosi...).
Gli interventi precoci per giovani con DBP sono oggi raccomandati da numerose linee-guida internazionali, anche perché la presenza di un disturbo in questa età critica spesso compromette il futuro della persona sul piano scolastico, occupazionale e relazionale. Tuttavia, nel nostro Paese e nella nostra Regione, essi sono raramente realizzati dalle UONPIA e dai DSMD, sebbene per il trattamento di questi disturbi siano oggi disponibili diversi trattamenti basati su evidenze scientifiche che hanno fornito ottime prove di efficacia.
U.R.A.Sa.M., l’Associazione lombarda di 2° livello a difesa dei diritti di malati e familiari per la salute mentale, insieme all’Associazione nazionale Famiglie in Rete, sostiene e collabora a diverse azioni migliorative condotte da Regione Lombardia nel progetto europeo Joint Action ImpleMENTAL, finanziato dalla Commissione Europea nel triennio 2021-2024 con l’obiettivo di implementare nei paesi partecipanti “best practices” nell’area della salute mentale. In particolare, siamo parte di un’iniziativa per l’armonizzazione e realizzazione dei percorsi di cura per pazienti con Disturbi Borderline di Personalità in età giovanile 18-30 anni.
Il modello di intervento è - a nostro parere - estremamente interessante, perché tiene conto di due fattori importanti:
- I DSMD sono in una situazione di forte criticità a causa della nota mancanza di risorse e personale; bisogna perciò privilegiare trattamenti di agevole realizzazione, di non eccessiva intensità e per i quali la formazione non sia troppo lunga o problematica: è stato scelto di puntare soprattutto sul Good Psychiatric Management, modello semplice ma basato su robuste evidenze scientifiche, sviluppato negli Stati Uniti e da tempo utilizzato in molte parti del mondo.
- Per il trattamento di pazienti portatori di bisogni complessi è essenziale il coinvolgimento dei familiari, su cui ricade il carico del supporto quotidiano ai pazienti, e la promozione di attività a loro supporto, come il corso “Family Connection”, che fornisce ai familiari molte competenze utili alla comprensione dei comportamenti del loro caro e ad un’interazione più efficace e sostenibile.
Nell'immagine qui sotto le fasi del progetto.
Il progetto sta ora entrando nel vivo: in quasi tutti i DSMD della Lombardia saranno attivati i primi percorsi, riservati a gruppi iniziali di pazienti, per poi estendere progressivamente l’applicazione del nuovo approccio. I pazienti coinvolti e le rispettive famiglie saranno individuati e contattati da apposite equipe presenti in ciascun DSMD.
Il progetto è, a nostro parere, un’opportunità eccezionale per i giovani con diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità: se desiderate saperne di più, oltre che naturalmente chiedere informazioni al vostro CPS, scrivete a urasamlombardia@gmail.com.