
Sintesi Rapporto SISM 2023 del Ministero Salute.
L’attività psichiatrica territoriale.
L’UTENZA. - Gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2023 ammontano a 854.040 unità (mancano i dati della Regione Abruzzo) con tassi standardizzati che vanno 108,5 per 10.000 abitanti adulti delle Marche fino a 325,9 della Liguria (valore totale Italia 169,5).
Gli utenti sono di sesso femminile nel 54,5% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (67,3%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni e al di sopra dei 75 mentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni (45% circa in entrambi i sessi); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (6,7% nei maschi e 10,5% nelle femmine).
Nel 2023 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno (utenti al primo contatto) con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 273.172 unità di cui il 94,7% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 258.694 unità).
LE PATOLOGIE. - I tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico si evidenziano importanti differenze legate al genere.
I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi.
In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (26,4 per 10.000 abitanti nei maschi e 45,9 per 10.000 abitanti nelle femmine)
L’ATTIVITÀ DEI SERVIZI PSICHIATRICI. - Le prestazioni erogate nel 2023 dai servizi territoriali ammontano a 9.601.165 con una media di 13,6 prestazioni per utente. Complessivamente l’81,8% degli interventi è effettuato in sede, l’8,4 a domicilio e il resto in una sede esterna; gli operatori prevalenti sono rappresentati da medici (28,6%) ed infermieri (43,3%).
Il 30,7% degli interventi è rappresentato da attività infermieristica a domicilio e nel territorio, il 25,2% da attività psichiatrica, l’11,6% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,7% da attività di coordinamento, il 4,1% da attività di supporto alla vita quotidiana, il 7,2% da attività psicologica-psicoterapica; la quota restante riguarda attività rivolta alla famiglia e attività di supporto.
Inoltre le giornate di presenza presso strutture residenziali sono pari a 10.575.255 per 27.768 utenti; la durata media del trattamento a livello nazionale è pari a 1.097,9 giorni. Gli accessi nelle strutture semiresidenziali sono pari a 1.152.686 per 19.052 persone (242,0 accessi per 10.000 abitanti).
L’attività psichiatrica ospedaliera.
DIMISSIONI OSPEDALIERE. - Nel 2023 si registrano:
- 144.246 dimessi adulti con diagnosi di disturbo mentale dalle strutture ospedaliere italiane;
- nei reparti di psichiatria delle strutture pubbliche e private si registrano 1.175.858 giornate di degenza per disturbi psichici con una degenza media di 12,4 giorni.
- Con riferimento ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC), le riammissioni non programmate entro 30 giorni rappresentano il 14,8% del totale delle dimissioni, mentre quelle a 7 giorni rappresentano l’8,4%;
- 4.879 sono stati i trattamenti sanitari obbligatori nei SPDC che rappresentano il 5,7% dei ricoveri avvenuti nei reparti psichiatrici pubblici (85.615).
ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO. - Il numero complessivo di accessi al Pronto Soccorso per patologie psichiatriche ammonta a 573.663 che costituiscono il 3,1% del numero totale di accessi al pronto soccorso a livello nazionale (n = 18.421.877).
Il 13,0% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita in ricovero, di cui più della metà sono accolti nel reparto di psichiatria. Inoltre il 38,6% degli accessi per problemi psichiatrici registra una diagnosi di Sindromi nevrotiche e somatoformi.
Il 73,7% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita a domicilio.
Le strutture.
Nel 2023 il sistema informativo salute mentale ha rilevato dati di attività di 1.248 servizi territoriali, 1.833 strutture residenziali e 689 strutture semiresidenziali che si riferiscono a circa il 91% dei DSM, (che sono 130 attualmente operativi sempre secondo il rapporto SISM 2023).
Nel 2023 il numero dei SPDC attivi è pari a 315 con complessivi 3.786 posti letto per ricoveri ordinari e 281 posti letto per ricoveri in day hospital; le strutture ospedaliere in convenzione che erogano attività di assistenza psichiatrica sono pari a 17 con un totale di posti letto per degenza ordinaria pari a 623 e a 2 posti per day hospital.
Per il totale Italia, l’offerta per i posti letto in degenza ordinaria è di 9,3 ogni 100.000 abitanti maggiorenni
Trend prevalenza/incidenza utenti nei DSM italiani 2015-2023 - Tab.1
Anni | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
Prevalenza | 777.035 | 807.035 | 851.189 | 837.027 | 826.465 | 728.338 | 778.737 | 776.829 | 854.040 |
Uomini | 354.009 | 371.806 | 395.394 | 395.394 | 378.072 | 337.859 | 361.587 | ||
Donne | 423.026 | 435.229 | 455.795 | 450.474 | 448.393 | 390.479 | 417.150 | ||
??? | 845.868 | ||||||||
| |||||||||
Incidenza | 369.569 | 349.176 | 335.794 | 323.707 | 314.120 | 253.164 | 289.871 | 285.101 | 273.172 |
Uomini | 167.201 | 160.158 | 154.203 | 146.985 | 139.639 | 114.194 | 129.252 | ||
Donne | 202.368 | 189.018 | 181.591 | 176.722 | 174.481 | 138.970 | 160.619 | ||
First ever | 333.554 | 310.031 | 307.812 | 302.392 | 291.695 | 232.376 | 274.804 | 269.273 | 258.694 |
Perc.FE/Incid. | 90,30% | 89,80% | 91,70% | 93,40% | 92,90% | 91,80% | 94,80% | 94,40% | 94,70% |

Trend incidenza 2015-2023 - Tab.2.
Costo dell’assistenza psichiatrica.
Con riferimento all’anno 2022 (ultimo anno disponibile) il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, sia territoriale che ospedaliera, è pari a € 71,9 calcolato dividendo il costo complessivo dell’assistenza psichiatrica per la popolazione adulta residente a fine 2022.
Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica territoriale il costo complessivo ammonta a 3.395.179 (in migliaia di euro), di cui 1.464.660 (in migliaia di euro) per l’assistenza ambulatoriale e domiciliare, 397.467 (in migliaia di euro) per l’assistenza semiresidenziale e 1.533.051 (in migliaia di euro) per l’assistenza residenziale.
Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica ospedaliera, la remunerazione teorica delle prestazioni di ricovero ospedaliero è nel 2023 pari a 194.056 (in migliaia di euro).

Tab. 3
Il personale.
La dotazione complessiva del personale all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche, nel 2023, risulta pari a 29.114 unità. Di queste il 17,2% è rappresentato da medici (psichiatri e con altra specializzazione), il 6,9% da psicologi, il personale infermieristico risulta la figura professionale maggiormente rappresentata (41,8%), seguita dagli OTA/OSS con l’11,6%, dagli educatori professionali e tecnici della riabilitazione psichiatrica pari all’8,6% e dagli assistenti sociali con il 4,1%.
Il personale part time rappresenta il 5,6% del totale del personale dipendente e il 4,4% del totale del personale ha un rapporto di lavoro a convenzione con il DSM.
L’ammontare complessivo del personale che opera nelle strutture sanitarie convenzionate con il Dipartimento di Salute Mentale nel 2023 è pari a 12.692 unità. (Così dichiara il rapporto 2023, ma i dati forniti in tabella, come si può notare in fondo, sembrano riferirsi al 2022).

Tab5
Trend TSO 2015-2023

TSO - Tab. 5

Un indicatore di esito? - Tab. 6
Il consumo di farmaci.
Sono state considerate le seguenti categorie di farmaco: antidepressivi, antipsicotici e litio erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta.
IN REGIME DI ASSISTENZA CONVENZIONATA.
- Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 400 milioni di euro con un numero di confezioni pari quasi a 38 milioni.
- Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è pari a 84 milioni di euro con un numero di confezioni che supera i 6 milioni.
- Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di circa 3,8 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 861.927.
IN DISTRIBUZIONE DIRETTA.
- Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è pari a circa 2.780.150,8 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 622.354.
- Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è pari a circa 70 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 6,5 milioni.
- Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di 45.393 euro con un numero di confezioni pari a 21.064.

Tab. 7

Tab. 8

Tab. 9

Il nostro commento.
Nel pubblicare una sintesi del rapporto SISM 2023, elaborato ogni anno dal Ministero della Salute a partire dal 2015, che ci ha offerto in questi anni un pregevole documento quasi “fotografico” dello stato della Salute Mentale in Italia, intendiamo innanzitutto offrire ai nostri soci un estratto significativo basato sui dati di alcune aree che sono a nostro avviso particolarmente significative: difatti abbiamo volutamente scelto di ridurre le oltre 200 pagine fitte di analisi e tabelle a una decina di pagine, proprio per non appesantire la trattazione, cercando di limitarci ai dati più significativi. Inoltre quest’anno, per la prima volta, sono state aggiunte delle tabelle di analisi dei trend del periodo 2015-2023, che rappresentano ormai la possibilità di passare da un lavoro fotografico a considerazioni quasi “radiografiche”.
(vedi sito:https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=3502).
1- Nelle prime due pagine abbiamo riportato le conclusioni principali del documento Rapporto salute mentale 2023. Sintesi e schede regionali , per dare un quadro sintetico generale, per passare poi a dare un quadro dei trend dei dati di prevalenza e incidenza (tab.1): a questo proposito possiamo subito notare che mentre i dati di prevalenza indicano un aumento abbastanza costante negli anni (tranne i due anni COVID), i dati di incidenza mostrano una significativa diminuzione dei numeri di nuovi utenti, sia first ever che come incidenza complessiva.
I due trend potrebbero apparire rassicuranti riguardo all’evoluzione del fenomeno SM in Italia, ma purtroppo dobbiamo tenere presente che i dati SISM ad oggi non comprendono i dati di infanzia e adolescenza; da altre fonti regionali, pur in mancanza di dati ufficiali del Ministero, possiamo affermare, che i numeri del disagio/disturbo mentale nella popolazione infantile e adolescenziale, ha avuto in questi stessi anni un incremento pressochè esponenziale, tale da raggiungere cifre preoccupanti.
2-Abbiamo riportato i principali dati di costo della SM; sono molto contenuti, rispetto ad altri settori della sanità, in particolare il costo pro-capite (tab.3), che come si vede si è ridotto in questi anni, segnale delle politiche di contenimento e razionalizzazione della spesa; tuttavia vogliamo ribadire che il totale della spesa in SM, soprattutto per l’assistenza territoriale, appare decisamente sottodimensionata, visto che si spende più del 50% per l’assistenza residenziale (che riguarda molti meno utenti).
Da molti anni tutti gli studi e ricerche sul tema hanno sottolineato che la spesa complessiva, ferma a circa il 3% del Fondo Nazionale, è del tutto inadeguata, sia rispetto ai parametri fissati alla nascita del SSN (per cui la spesa prevista in SM sarebbe dovuta arrivare al 5%), sia rispetto a confronti internazionali con paesi meglio attrezzati (dove sfiora o addirittura supera il 10%).
3-Riportiamo una sintesi dei dati riguardanti il personale addetto alla SM: quest’anno per la prima volta sono stati pubblicati oltre ai dati delle strutture pubbliche (ca 30.000 addetti), anche quelli delle strutture convenzionate (17 con 12.692 addetti).
Il dato ci dice che il privato convenzionato svolge attività in SM che coinvolgono oltre ¼ del totale delle risorse umane (ca 42.000 operatori).
4-Trend TSO 2015-2023 (tab.5): i dati del trend mostrano fortunatamente un deciso calo negli anni di questa tipologia di trattamento, che deve essere considerata eccezionale; poco, tuttavia, ci dice sui trattamenti di contenzione chimica e meccanica (che fra l’altro non sono limitati ai soli SPDC).
Da altre fonti sappiamo che solo una trentina di DSM hanno aderito formalmente all’impiego di trattamenti “no restraint”.
5-Nella tab. 6 abbiamo riportato il grafico del trend Riammissioni dopo 30 gg: come si può notare anche qui l’andamento complessivo è in discesa, il che parrebbe essere un indicatore del buon funzionamento complessivo delle strutture SM e dell’efficacia e appropriatezza dei trattamenti.
Difatti abbiamo titolato questo grafico col punto interrogativo, proprio per rimarcare una delle più sentite lacune dei rapporti SISM dalla nascita ad oggi: sono molto ricchi di dati e danno un quadro complessivo quasi completo del sistema, ma purtroppo la maggior parte dei dati sono di tipo o statistico, o troppo collegati ai “processi” di cura e trattamento attuati.
Mancano quasi completamente indicatori di esito, che possano aiutarci a dare un quadro veramente “radiografico” (e non solo raffigurativo o fotografico, pur importante); ad esempio in altra parte del rapporto si riporta il dato delle dimissioni dai reparti di psichiatria: ma anche questo dato statistico in se (come quello appena citato delle riammissioni), se non collegato a un complesso di indicatori di output dei processi di cura rischia di essere poco significativo.
6-Nell’ultimo paragrafo (pag.7-8) riportiamo il testo e i grafici riguardanti l’uso dei farmaci, dove però i grafici forniti questo trend riguardano esclusivamente le strutture convenzionate (quindi come abbiamo visto poco più di ¼ del sistema), mentre i dati di spesa annuali danno un quadro contrastante tra assistenza convenzionata (AC) e distribuzione diretta (DD): per gli antidepressivi la spesa DD è ben sette volte la spesa AC, mentre per gli antipsicotici è simile pur con numeri diversi di assistiti; per il litio invece la spesa AC è enormemente superiore.
Anche qui, in assenza di dati più dettagliati è difficile entrare nel merito; due considerazioni tuttavia si possono fare:
- l’impiego dei farmaci è in continuo aumento e questo dato oltre ad essere confermato dall’esperienza quotidiana degli utenti e familiari, è verificabile anche tramite altre fonti, come il Rapporto OSMED 2023 dell’AIFA (1), mentre gli incrementi del numero complessivo degli utenti è sostanzialmente stabile.
- non abbiamo dati sull’efficacia e appropriatezza dei trattamenti farmacologici e neppure dati sul monitoraggio degli stessi.
A cura del Gruppo Tematico La Tartavela – Milano – febbraio 2025